sabato 17 febbraio 2024

Abitare la ferita di Valentina Casadei

 Nessuno può spiegare perché finisce l’amore. Non c’è un momento preciso in cui si può identificare la caduta; non c’è un percorso canonico di salvezza o di recupero del rapporto “strappato”. C’è solo il presente inesorabile. Il dolore è troppo grande per poter razionalizzare l’accaduto. Solo il tempo, o l’allontanamento dai luoghi in cui la vicenda si è rotta, può lenire lo “strazio”. Lei si domanda: sono io a non aver capito nulla, a non aver saputo intuire le debolezze e agire per rafforzare il rapporto, il dialogo, la tenerezza. I ricordi del suo profumo, del suo modo di muoversi, dell’inadeguatezza dei suoi comportamenti (senza rimedio quell’arrivare sempre in ritardo), servono ben poco per cercare un chiarimento (surreale, impossibile). [...]


In copertina: Ottavio Rossani, La donna del sogno - (particolare), acrilico su tela, 2000 - cm. 50 x 70





giovedì 26 gennaio 2023

Onirico blues di Valeria Dal Bo (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani)

Dal sogno alla coscienza del vivere, un viaggio dentro l’illuminazione della mente. Un giro di trasferimenti dall’illusione alla concretezza del vissuto. Le poesie, o piuttosto i racconti poetici, di Valeria Dal Bo, in questa raccolta Onirico blues, sono una successione di immagini. La sorgente sono i sogni. Il mezzo di trasporto nella vita reale sono le parole. Non è però una questione di contenuto, è soprattutto una questione di ritmo. Un ritmo che scivola tra desiderio e contraddizione. Sarebbe facile disturbare Freud o i suoi discepoli, in particolare Jung. Ma non serve questa mediazione. Le immagini fissate nell’album delle possibilità tra vita e morte parlano, raccontano violenze non rivelate, paure subite, analisi autogestite nel risalire verso la superficie dell’esistenza. Un continuo rapporto con la chiusura o apertura delle porte. E l’improvviso cambiamento di condizione con l’opportunità di uscire “a rivedere le stelle” di nuovi desideri, di nuove soste e di nuove ripartenze. (Ottavio Rossani)

Con una nota di Giampiero Neri

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venerdì 29 ottobre 2021

Il tempo che trova di Pierluigi Lanfranchi

Il tempo che trova di Pierluigi Lanfranchi è un libro surreale, e pure tremendamente reale. È il tempo che trova l’uomo, la donna, i figli, la vita, le cose, la storia, i miti che dalla loro lontananza illuminano il presente, il futuro, il passare della vita. In questo libro - storie raccontate in versi o in prosa poetica (potente suggestione è l’incontro con Brodskij in un viaggio onirico), con una lingua esatta, evocativa - entrano tutti i sogni possibili. L’oniricità del pensiero cosparge spesso i momenti esperienziali. Il tempo passa, il tempo si ferma, salta anche la relatività. Il poeta spazia dai miti alla quotidianità, situazioni tutte filtrate dal sogno che può essere incubo o elegia. La geografia, lo spazio, le città (Parigi, Vilnius, Montreal), non sono solo dimensioni fisiche, sono anche ipotesi di tempo. E se il tempo non è misurabile, sono l’uomo, o la donna, o le cose, ad essere tangibili come ipotesi di vita, ma mai come certezze. Eppure, con Properzio, “la morte non tutto finisce”. Tuttavia insiste il niente alla fine della peregrinazione, però “con te anche niente è già qualcosa”. E questo attiene alla speranza, che non ha nulla in comune con il tempo indefinibile. Il filo del pensiero, che vede il nero e il bianco, che sente il suono e il silenzio, non si spezza, e annoda gli sprazzi di malinconia o di esultanza. Esiste quindi ancora una possibilità di vita, ma non da soli. (Ottavio Rossani)

In copertina: Ottavio Rossani
ONDE SUBLIMINALI, acrilico su tela
cm. 37x26 - 2000

Pierluigi Lanfranchi (1973) ha pubblicato la plaquette Canicula (Battello Stampatore, Trieste 2007) e la raccolta Latitudini (OMP, Pavia 2008). È l’autore di Acheronta movebo. Le storie ritrovate di Franziska e Charles Maylan (Castelvecchi, Roma 2017). Insegna letteratura greca antica all’università di Aix-Marseille. Vive ad Amsterdam.

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venerdì 26 marzo 2021

Pardes di Alessandra Paradisi

Poema inusuale e imprevedibile, questo Pardes (Paradiso): nel nome dell’autrice c’è il suo destino letterario. Leggere il dettato biblico della Genesi sulla propria misura di poeta, che interpreta, ma soprattutto intuisce. La meta: tradurre i pensieri del testo sacro in una leggibilità contemporanea. Un’ispirazione di umanità lontana dalla storia, nell’annullamento dello spazio-tempo, per respirare l’illuminazione del racconto eterno della Creazione. Il coraggio sfiora l’ardimento di capovolgere il senso della visione e suggerire l’umiltà di conoscere l’esperienza umana attraverso il rigore letterario del proprio nome, invertendo la prospettiva storica dell’esistenza: non più il passare del tempo, ma il sentire dell’essere. (Ottavio Rossani)

 Info link

https://www.amazon.it/PARDES-Alessandra-Paradisi/dp/B08Z2RLK82/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=Pardes+Alessandra+Paradisi&qid=1616756770&sr=8-1

 


 

 

domenica 9 giugno 2019

Soverato di Ottavio Rossani




















Il volume Soverato di Ottavio Rossani inaugura la collana Fuochi che sarà diretta dallo stesso Rossani. Il progetto editoriale, che prevederà poche uscite annuali, verterà sull’individuazione di quelle voci poetiche del nostro paese, che secondo il curatore generano, mantengono e comunicano un “fuoco” di forza stilistica, formale e metrica in grado di incendiare gli animi del lettore.

“Sono orgoglioso e felice di annoverare nel catalogo – dichiara l’editore Stefano Donno – una firma autorevole e prestigiosa come Ottavio Rossani. L’idea di questa nuova avventura de I Quaderni del Bardo Edizioni nasce nella semplicità di un incontro di esperienze e vita tra me e Rossani, che sin da subito ha fatto nascere la voglia del dialogo, del voler costruire insieme una bella esperienza poetica che lascerà sicuramente il segno.”